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Chiesa “Santa Maria degli Angeli


Fu fondata, assieme al convento, dal frate domenicano Giovanni Liccio, nato a Caccamo nel 1426 e morto il 14 novembre del 1511, beatificato nell’anno 1753, sotto il pontificato di Benedetto XIV.

Iniziata a costruire nel 1487, fu portata a termine nel 1497.

Madonna degli Angeli L’ingresso centrale è adornato da un portale cinquecentesco in pietra di maestro lapicida (1586); nella nicchia sopra il portale, è posto un altorilievo marmoreo di autore ignoto (fine sec. XV), raffigurante la Madonna degli Angeli, titolare della Chiesa. Il bassorilievo sottostante raffigura un personaggio che si aggrappa ad un’àncora retta dalla Madonna, come la simbolica Speranza, fonte di salvezza, mentre un’altra àncora appare spezzata e in un tondo compaiono tre città turrite, una delle quali si suppone essere Pisa. L’opera presenta, comunque, forte ispirazione a modelli toscani, tanto da essere attribuita ad un maestro di origini toscane, il Maestro delle Madonne di marmo. La struttura marmorea è tra le opere direttamente commissionate dal Beato Giovanni.

 

 

 

 

Particolare capriate All’interno, pregevole è il soffitto ligneo a capriate della navata maggiore (1497), decorato con figure policrome raffiguranti santi domenicani ed elementi fitomorfi acantiformi. Potrebbe essere stato chiamato a dipingerlo Frate Antonio De Pace dell’Ordine dei Domenicani, pittore e amico del Beato o Pietro da Augusta, pure pittore domenicano che, nel 1496, venne autorizzato dal Generale dell’Ordine a dipingere nelle città dell’Isola. Il soffitto si inserisce tra quelli siciliani che si ispirano ai modelli normanni e che trovano analoga diffusione in Spagna.

 

 

Urna argentea L’Urna argentea, con le spoglie del Beato Giovanni Liccio, si trova, oggi, sistemata nella seconda cappella della navata di destra.

 

 

 

 

 

Madonna del Gagini

L’opera d’arte più importante è la Madonna col Bambino, scultura marmorea di Antonello Gagini (1516), posta nella terza cappella a destra. Fu commissionata da fra Bartolomeo Crivello e reca alla base il bassorilievo raffigurante l’Adorazione dei Magi tra angeli. La scultura è inserita in un ricco altare barocco tardo-seicentesco, caratterizzato dai tipici marmi mischi diffusi nell’area palermitana nel periodo. Più tardo è il paliotto ligneo dorato, settecentesco, con decori di gusto ormai rococò, che reca al centro, dipinta, l’immagine della Madonna del Rosario che offre la corona del Rosario a San Domenico.

 

 

Sopra il coro

Trinità con la Madonna e i Santi Francesco d’Assisi, Bonaventura e Antonio da Padova

olio su tela di Giuseppe Testa (1796)


Accanto alla porta principale, a destra

Monumento funebre in marmo policromo di scultore siciliano (1602)

 

 

Alle pareti

Via Crucis - 14 oli su tela di pittore siciliano, che si ispirano ai modi di Antonino Spatafora

e del genero Vincenzo La Barbera (fine sec. XVII)


Tra la prima e la seconda cappella

Santa Caterina da Siena - olio su tela di pittore siciliano (seconda metà sec. XVIII)


Tra la seconda e la terza cappella

Beato Giovanni Liccio - olio su tela di pittore siciliano ( seconda metà sec. XVIII)

 

 

Procedendo dopo la terza cappella

Santa Rosalia - olio su tela di pittore siciliano ( metà sec. XVIII)




Nel transetto a destra

Madonna del Rosario e San Domenico - legno policromo di intagliatore siciliano ( sec. XVII )

I Santi Pietro e Paolo - olio su tela attribuito ad Antonino Manno (fine sec. XVIII)


 

 

Nel transetto a sinistra

Crocifissione - olio su tela di pittore siciliano (sec. XIX)

San Giuseppe con il Bambino - olio su tela di pittore siciliano (seconda metà sec. XVIII)

Santa Caterina da Siena - olio su tela di pittore siciliano (fine sec. XVIII)

Natività - olio su tela di pittore siciliano (seconda metà sec. XVIII)

Tre lastre tombali di Antonino Faso, Pietro de Ribaldo, Lorenzo Liccio (sec. XVI)

 


Sul lato sinistro

 

Madonna dell’Itria - olio su tela attribuito ad Antonino Manno (seconda metà sec. XVIII)

San Vincenzo Ferrer - statua in legno, tela e colla di intagliatore siciliano (sec. XIX )

San Domenico - statua in cartapesta firmata Accardi (1888)

Santa Caterina da Siena - statua in legno policromo di intagliatore siciliano (sec. XVII)


Cappella SS. Crocifisso


procedendo in senso antiorario:


Madonna Visita Poveri - olio su tela di Vincenzo La Barbera (1602)


 

Gesù che risuscita Lazzaro - olio su tela di pittore siciliano (sec. XVII)


Crocifisso in legno policromo, di intagliatore siciliano (inizi sec. XVII)


Addolorata - olio su tela di pittore siciliano (sec. XVIII)


Levitazione di San Giuseppe da Copertino - olio su tela

del pittore caccamese Aloisio Rizzo (1812)


Adorazione dei Magi - olio su tela di pittore siciliano (sec. XVII)

 

 

In basso a destra:

Monumento funebre dedicato a Giuseppe Mixotto, di maestro marmoraro siciliano (1633)


In basso a sinistra:

Monumento funebre dedicato a Vincenzo Mixotto, di maestro marmoraro siciliano (1600)


Cappella Beato Giovanni Liccio


procedendo in senso antiorario:


 

Madonna con il Bambino e i Santi Pietro martire da Verona e Antonio da Padova

olio su tela di pittore siciliano (sec. XVII)


Ecce Homo - busto in cera e cartapesta, attribuito ad Anna Fortino (sec. XVIII)


Sarcofago del Beato Giovanni Liccio di maestro marmoraro siciliano (1558)


Madonna con il Bambino e San Giacinto - olio su tela di pittore siciliano (inizi sec. XVII)


Monumento funebre in marmo policromo, di scultore siciliano (1609)


 

Lapide in ardesia, che riporta la notizia della sentenza favorevole diffusa a chiusura del processo informativo sulla proposta di beatificazione di Giovanni Liccio (18 luglio1750)


Urna in legno, contenente oggetti ed ex-voto appartenenti al Beato Giovanni Liccio (1753)


Beato Giovanni Liccio - dipinto ottagonale in ardesia di ignoto (sec. XVIII)


Gloria del Beato Giovanni Liccio - olio su tela del pittore caccamese Giovanni Bonomo (1750)


Trinità con i Santi Michele Arcangelo, Francesco, Domenico e Andrea

olio

 

su tela attribuito ad Antonino Spatafora (fine sec. XVI )


Monumento funebre in marmo, di scultore siciliano (1596)


Madonna con il Bambino e San Domenico - olio su tela che rimanda ai modi del pittore caccamese Giovanni Bonomo (metà sec. XVIII)


Cena di Emmaus - marmo - scultore siciliano (sec. XIX)


Lastra in marmo, fatta incidere dal padre domenicano Girolamo Romano da Termini Imerese, per ricordare i miracoli del Beato Giovanni Liccio (1610)

 

 

al centro della cappella


Urna argentea del Beato Giovanni Liccio, di argentiere siciliano (fine sec. XIX)


Cappella Madonna del Rosario


procedendo in senso antiorario:


Sacra Famiglia - olio su tela di pittore siciliano (seconda metà sec. XVIII)


 

Madonna con il Bambino - scultura in marmo di Antonello Gagini (1516)


Altare in marmi mischi di artigiano siciliano (sec. XVIII)


Paliotto d’altare in legno dipinto e dorato di intagliatore siciliano ( sec. XVIII)


Nell’intradosso dell’arco di ingresso alla cappella

Misteri del Rosario - 15 oli su tela attribuiti al pittore Vincenzo La Barbera (sec. XVII)

 

 


Ultimo aggiornamento ( giovedì 19 luglio 2007 )
 
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